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lunedì 5 luglio 2010

Dall’8 al 28 luglio torna, con la nona edizione, “Canti e Discanti”, il world festival di Foligno

FOLIGNO – Quest’anno saranno le “onde mediterranee” a trasportare un mare di emozioni tra musica, fotografia, scienza, cinema e cibi di terre vicine e lontane. Le onde di suoni, di immagini e di sapori del “mare nostrum”, come elemento che unisce gli spettacoli della nona edizione, saranno infatti al centro di “Canti e Discanti - Foligno World Festival”, che per il 2010 offrirà uno sguardo particolare sulla Turchia e sul Salento.
Grazie ad un’alternanza straordinaria di musica - soprattutto quella legata alle tradizioni popolari - e arti figurative, un filo rosso si dipanerà tra i luoghi più suggestivi della città di Foligno e non solo (Largo Carducci di Piazza della Repubblica, Palazzo Trinci, Piazza del Grano, Fiamenga, Basilica di Plestia a Colfiorito) alla scoperta di tradizioni culturali di altri luoghi e Paesi.
Infatti, diffondere e approfondire i linguaggi artistici della tradizione e delle diverse culture del mondo continua ad essere l’obiettivo di “Canti e Discanti - Foligno World Festival”, che prosegue il suo processo di multiculturalità attraverso la contaminazione delle diverse forme di espressione artistica.
Al centro della scena, dall’8 al 28 luglio 2010, non sarà quindi rappresentato solo l’universo della musica, ma anche quello della fotografia, quello cinematografico e quello scientifico, passando inoltre attraverso un percorso enogastronomico teso a valorizzare i sapori della terra.
“Music”, “Photo”, “Film”, “Science”, “Kids - Nati per la musica” e “Food” sono le sezioni che sviluppano il cartellone della nona edizione della rassegna folignate, che sarà pertanto attenta a dare ascolto e voce alle sonorità e alle arti che sanno in qualche modo raccontare, emozionare e far sognare.
È un programma particolarmente ricco e stimolante quello che l’Associazione Culturale Platea, con la collaborazione della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Foligno e della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, presenta per questa nuova tappa del festival. La direzione artistica, con la solita consulenza del cantautore Massimo Liberatori, è sempre di Piter Foglietta, figlio di quel Vincenzo (mai dimenticato cantastorie-musicista folk folignate) a cui fin dalla prima edizione è dedicata la manifestazione.
La musica sarà sempre la protagonista indiscussa, anche quando sarà affiancata in modo suggestivo alla scienza. In questa direzione “Canti e Discanti”, in collaborazione con il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, presenta uno spettacolo originale e in prima assoluta per l’Umbria. L’incontro tra uno dei dieci personaggi più importanti in Italia e una delle voci femminili più acclamate: la scienziata Margherita Hack e la cantante Ginevra Di Marco.
Queste due “stelle” avranno così l'occasione per indagare con letture e canzoni, in un mix di parole e musica, su alcune tematiche sociali scottanti quali immigrazione/emigrazione, nuove energie, globalizzazione, lavoro, corruzione.
Molto atteso anche il concerto di Alessandro Mannarino, uno dei cantautori più affermati del momento, uno stornellatore dei nostri tempi che con il suo percorso musicale parte dalla musica popolare italiana per contaminarla poi con sonorità balcaniche e gitane.
I Malicanti, grazie a tarantelle e canti tradizionali della Puglia, saranno poi protagonisti di due spettacoli in cui verranno suonate e cantate le musiche dei mondi contadini, soprattutto delle due aree del Salento e del Gargano. “Canti e Discanti” cerca quindi in ogni edizione di intercettare le novità artistiche in giro per l’Italia e per il mondo e renderle una proposta concreta per la propria città, oltre che a riscoprire le radici, musicali ma non solo, della propria terra. In questa direzione va l’appuntamento “Alti Piani Sonori”, che vedrà protagonisti il cantautore Massimo Liberatori, i Cantori del Miserere di Colfiorito e la Banda di Annifo.
Un progetto targato “Canti e Discanti” teso a valorizzare l'ecosistema naturale e culturale dell'Altipiano di Colfiorito, attraverso una due giorni di musica, incontri ed enogastronomia.
Due importanti fotografi di livello internazionale, Vanessa Winship e George Georgiou (vincitori entrambi del World Press Photo, il “premio Nobel della fotografia”), per il periodo del festival presenteranno altrettante suggestive mostre, curate dal fotografo folignate Daniele Mattioli, che affrontano il tema “Turchia, identità attraverso un Est ed Ovest in crisi”. Di fama internazionale è anche il regista tedesco di origine turca Fatih Akin, a cui sarà dedicata una retrospettiva con la proiezione di pellicole di successo che mostrano bene il multiculturalismo come suo marchio di fabbrica cinematografico. La sezione “Photo” e “Film” è pertanto dedicata alla Turchia, una scelta dovuta anche al fatto che Istanbul nel 2010 è stata nominata “capitale europea della cultura”.
Durante la manifestazione ci sarà anche spazio per un concerto-laboratorio per bambini intitolato “Cantalibri”, ovvero “libri cantati” da Paolo Capodacqua (chitarrista di Claudio Lolli): uno spettacolo per i più piccoli, ma anche per i grandi, il quale vedrà nascere canzoni dalla lettura. In collaborazione con La Locomotiva.
L’ingresso è libero a tutti gli spettacoli del festival - cosa non da poco conto in questi non facili periodi per le tasche della gente - tranne che per l’incontro Margherita Hack - Ginevra Di Marco (10 euro) e per la mostra di Vanessa Winship (5 euro).
Nelle due edizioni precedenti di “Canti e Discanti - Foligno World Festival” si è data l’opportunità di includere la fotografia nel programma principale. Nel 2008 e nel 2009 sono state presentate due mostre che hanno fatto da cornice ai concerti presso la corte di Palazzo Trinci.
Anche l’edizione 2010 si arricchirà con due esposizioni, sempre curate dal fotografo folignate Daniele Mattioli e con allestimento e progetto grafico a cura di Viaindustriae, grazie alle quali sarà possibile seguire un percorso fotografico dal titolo “Turchia, identità attraverso un Est ed Ovest in crisi” in vari luoghi della città. Saranno presentati due grandi fotografi di livello internazionale (Vanessa Winship e George Georgiou) vincitori entrambi del World Press Photo, il “premio Nobel della fotografia”, che in diversi linguaggi hanno lavorato in progetti legati al passaggio tra Est ed Ovest per quanto riguarda la Turchia. La contrapposizione tra Est ed Ovest, che tiene legata culturalmente questa terra, è ormai un’idea romantica in un mondo sempre più simile e dominato da Paesi emergenti come la Cina e l’India.

8 luglio
CIAC Centro Italiano arte Contemporanea (dall’8 luglio al 9 settembre)
Ore 21.30 – Inaugurazione mostra
Vanessa Winship
Sweet Nothing: Rural Schoolgirls from the borderlands of Eastern Anatolia
(Le scolarette delle zone rurali ai confini con la Anatolia Orientale)
Una serie di ritratti di giovani scolarette fatte nei loro banchi di scuola e in prossimità dei loro villaggi. Ritratti spesso in coppia che ci danno una visione romantica ed antica di un paese in cui coabitano mentalità moderne e tradizionali. Il progetto in cui Vanessa Winship ha lavorato per diverso tempo riscopre quella solennità e fragilità dell’adolescenza in Turchia. Nelle zone rurali infatti è ancora bassa l’affluenza scolastica per bambine e ragazze. Motivi legati a diversi fattori, tra cui quello di essere legati a valori tradizionali che impediscono alla donna di avere responsabilità oltre alle classiche mansioni domestiche.
10 luglio
Corte di Palazzo Trinci (dal 10 al 28 luglio)
Ore 12.00 – Inaugurazione mostra
George Georgiou
Fault Lines: Turkey East West
George Georgiou esplora il tema dell’ambiguità dell’identità turca, spesso ricchezza culturale ma spesso dualismo ideologico. Le foto riflettono graficamente queste linee di demarcazione che esistono tra le due culture che risiedono nello stesso Paese. Le foto ritraggono passaggi visivi ove si possono scorgere le tracce di questo dualismo attraverso segni grafici. Una foto di un caseggiato con molte parabole satellitari che puntano in diverse direzioni forse è il riassunto culturale della voglia di modernità ed attaccamento ai valori tradizionali che il Paese offre.
**KIDS - NATI PER LA MUSICA**
Sezione in collaborazione con La Locomotiva
9 luglio
Palazzo Trinci
Ore 21.30
Paolo Capodacqua
Il Cantalibro
concerto-laboratorio per bambini
Dall’esperienza della lettura possono nascere passioni, idee e…canzoni.
Paolo Capodacqua, celebre chitarrista di Claudio Lolli, ha scritto molte canzoni per bambini (e non solo) tratte proprio da storie, racconti, poesie e filastrocche impresse sulla carta stampata. Il titolo di questa presentazione potrebbe anche essere “I libri cantati”. In questo incontro, infatti, Paolo parla dei libri, li maneggia, li mostra, li apre, legge qualche rigo, poi prende la chitarra e “li canta”... E non solo i bambini lo seguono, possiamo garantirvi che abbiamo visto anche gli adulti, i genitori, gli insegnanti emozionarsi e lasciarsi coinvolgere con il piacere di condividere una bella esperienza insieme ai propri bambini.
**FILM**
Dopo la fotografia, seguendo sempre la Turchia come Paese ospite di questa edizione, il regista tedesco di origine turca Fatih Akin, che ha fatto del multiculturalismo il suo marchio di fabbrica cinematografico, sarà protagonista di una retrospettiva grazie alla proiezione di due sue pellicole di successo.
12 luglio
Piazza del Grano
Ore 21.30
Soul Kitchen (2009), regia di Fatih Akin
Leone d’argento all’ultimo Festival del Cinema di Venezia, “Soul Kitchen” è la prima commedia di Fatih Akin. Questa volta, però, Akin abbandona i toni drammatici di “La sposa turca” (2004) e “Ai confini del paradiso” (2007) per confezionare una pellicola divertente, piena di ritmo e buona cucina. Tra medicina alternativa, menu speziati (talmente allettanti che alcuni blog italiani di cucina ne hanno ricreato le ricette) e una colonna sonora che spazia dall’R’n’B alla musica elettronica Made in Germany, Fatih Akin mette in scena il suo mondo “alternativo”, dove delle diversità si può ridere – è proprio il caso di dirlo – di gusto!
19 luglio
Piazza del Grano
Ore 21.30
Crossing the bridge. The Sound of Istanbul (2005), regia di Fatih Akin
La storia è quella del compositore Alexander Hacke, esponente dell’avanguardia musicale tedesca, che ripercorre il viaggio che fece in Turchia per scrivere la colonna sonora de “La sposa turca”. Le emozioni, i rumori, i colori di una metropoli che segna non il confine ma l’incontro di Oriente e Occidente, e soprattutto le sue melodie perché, recita Confucio, “quando arrivi in un luogo e vuoi comprenderlo, ascolta la musica che vi si suona”.  Protagonista è il suono della città che - fatto di musica, claxon, sirene, uccellini, voci - guida lo spettatore alla scoperta del battito del cuore di Istanbul.
14 luglio
Largo Carducci
Ore 21.30
Malicanti
Tarantelle e canti tradizionali delle puglie
La formazione dei Malicanti suona e canta le musiche dei mondi contadini, soprattutto di due aree della Puglia: il Salento e il Gargano. Esegue repertori tradizionali del Centro e Sud Italia - in particolare della loro terra - appresi in anni di convivenza e apprendistato con alcuni anziani cantatori e suonatori. Il repertorio è composto soprattutto da tarantelle e pezzi che invogliano al ballo per larga parte del concerto, intervallati dai canti “alla stisa” e dai canti a tre o quattro voci, quelli che anticamente si facevano in campagna. 
15 luglio
Fiamenga, Sagrato San Giovanni Ore 21.30
I sapori della Puglia incontrano i vini dell’Umbria
Tra musica ed enogastronomia l’appuntamento sarà ancora una volta accompagnato dalle tarantelle e dai canti tradizionali dei Malicanti.
22 luglio
Palazzo Trinci Ore 21.30
In collaborazione con Laboratorio di Scienze Sperimentali
Margherita Hack e Ginevra di Marco 
L'anima della Terra (vista dalle stelle)
Tra musica e scienza verrà presentato lo spettacolo “L’anima della terra (vista dalle stelle)”, un progetto originale di parole e musica con la grande scienziata Margherita Hack, la cantante Ginevra Di Marco (insignita della Targa Tenco 2009) e lo scrittore Marco Vichi. Questa produzione, che vede la direzione artistica di Francesco Magnelli, indaga alcune tematiche sociali scottanti quali immigrazione/emigrazione, nuove energie, lavoro, corruzione (per citarne solo alcune) e lo fa secondo il punto di vista delle due “stelle”, Ginevra e Margherita appunto, impegnate in un percorso di rinascita spirituale e di speranza contro i soprusi e le debolezze umane. Ginevra interpreterà alcune tra le melodie popolari più belle inerenti a queste tematiche: brani densi di significati, valori e storia; Margherita alternerà alle canzoni testi di approfondimento, puntualizzando ed espandendo i concetti con la forza delle parole e dall’alto della sua esperienza e del suo carisma, capibile da tutti; Marco Vichi sarà l’anello di congiunzione, la voce itinerante tra Ginevra e Margherita, in contraltare poetico con le due “stelle”. Sul palco, con la scenografia curata dallo scultore Alessandro Marzetti, alcuni orologi scandiranno un tempo musicale ed un tempo umano, sentimentale, figurativo: un orologio simboleggerà il tempo che avanza mettendo in luce i problemi che l'uomo ha creato; un altro rappresenterà il suono della terra, la sua pancia la sua anima; un altro la tradizione, le parole dei nostri avi, il susseguirsi della vita umana, e sarà quest’ultimo a scandire i passaggi tra le tematiche.
26 luglio
Largo Carducci Ore 21.30
Alessandro Mannarino
Bar della rabbia tour
Da stornellatore moderno e cantautore metropolitano Alessandro Mannarino compone musiche di confine, eclettiche e contaminate, ispirate ai suoni e ai volti di una via Casilina globalizzata dove Gabriella Ferri passeggia con Manu Chao e Domenico Modugno va a braccetto con Cesaria Evora. Nei testi dell’artista romano, macchiati dai forti toni del surrealismo, si vivono storie oniriche e tragicomiche di pagliacci, ubriachi e zingari innamorati. Partendo dalle sonorità e dai ritmi della musica popolare italiana, Mannarino condisce il proprio mondo con elementi di musica balcanica e gitana, citazioni felliniane e evoluzioni circensi. Insomma, un appuntamento da non perdere anche per ascoltare dal vivo i brani contenuti nel suo ultimo bellissimo disco dal titolo “Bar della rabbia”.
28 luglio
Basilica di Plestia Ore 18.30
Massimo Liberatori / Cantori del Miserere di Colfiorito / Banda di Annifo 
Alti Piani Sonori
Un progetto teso a valorizzare l'ecosistema naturale e culturale dell'Altipiano di Colfiorito, attraverso una due giorni di musica, incontri ed enogastronomia. Il cantautore Massimo Liberatori porterà in scena, in anteprima, un progetto ideato da “Canti e Discanti”, che attraverso il coinvolgimento delle realtà locali (Cantori del Miserere e Banda di Annifo) intende amplificare e diffondere le specificità dell'Altipiano Plestino, dalle radici più remote fino a tutte le ricchezze - turistiche, ambientali, culturali, enogastronomiche - che questo territorio offre oggi.

Per informazioni http://www.cantiediscanti.net/; info@cantiediscanti.it

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