La mostra si apre con il simbolismo fantastico di Arnold Bocklin e il silenzio delle architetture arcaiche e deserte di Giorgio De Chirico e prosegue con una ricca sezione dedicata agli artisti, che pur con linguaggi stilistici differenti, hanno indagato la dimensione onirica: primo fra tutti Marc Chagall e il suo mondo di favola e di sogno, Paul Delvaux con le sue ambigue figure di donna, Renè Magritte e le sue situazioni impossibili, accanto ai surrealisti Salvador Dalì, Joan Mirò, André Masson e Max Ernest. Chiudono la mostra le esperienze contemporanee della Transavanguardia di Sandro Chia, Mimmo Paladino, Julian Schnabel e David Salle e le istallazioni, i video e le sculture di Jan Fabre, Damien Hirst e Tony Oursler.
Anche il cinema che ha esplorato il sogno è rappresentato in mostra dalle opere di alcuni grandi maestri come Luis Bunuel, Alfred Hitchcock, Andy Warhol e dai disegni realizzati da Federico Fellini durante le sue visioni notturne e poi riproposti nei suoi film più visionari come "La città delle donne".
Nessun commento:
Posta un commento