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giovedì 1 novembre 2018

Chiaveumbra 2018, il I weekend di aperture si terrà ad Assisi, Gualdo Cattaneo, Giano dell'Umbria,Trevi, Campello sul Clitunno

UMBRIA - Torna per una nuova edizione Chiaveumbra che si svolgerà durante il mese di novembre in concomitanza con la manifestazione Frantoi Aperti. Luoghi solitamente inaccessibili al pubblico apriranno finalmente le loro porte ospitando diversi artisti  e le loro opere. #CHIAVEUMBRA è una mostra d'arte contemporanea diffusa in ambienti poco noti e scarsamente accessibili del territorio olivato umbro che pur ne rappresentano la vera essenza e ne palesano, in qualche modo, l'identità paesaggistica e antropologica. Nasce nel 2014 come spin-off delle manifestazioni legate a Frantoi Aperti. Ne rappresenta il versante di ricerca e sperimentazione con lo scopo di individuare inedite chiavi di lettura di questo territorio. Per la IV edizione, gli artisti selezionati sono stati invitati a riflettere sul rapporto civiltà/natura con opere stampate, che si integrano ad altri mezzi espressivi, per sollecitare riflessioni d'ordine estetico, emotivo e personale.
Per il I weekend #CHIAVEUMBRA vi invita in 5 luoghi dell'Umbria più profonda. Luoghi carichi di echi della storia, per lo più lontani dalle rotte del turismo di massa ove potrete liberamente entrare solo per questo weekend. Vi espongono altrettanti artisti. 
Comune di Assisi con Fabrizio Segaricci
Fraz. Tordibetto, Sagrestia della Chiesa del Castello di Beviglie, Via Beviglie
1-3-4- Novembre, ore 10:00-13.00 e 14:00-18.00; 
In ” UNTO – Unesco Natura Territorio Olio”
L'opera di Fabrizio Segaricci è inserita nel piccolo borgo/castello alle pendici di Assisi e non troppo discosto dal Frantoio Le Vecchie Macine. E' nella deliziosa Sagrestia della chiesa, sotto lo sguardo di due soavi Madonne.  
L'opera Sono nato in casa  si compone di una serie di diapositive di spazi e paesaggi vissuti dall'artista nell'arco della sua vita. Una mappatura che, lungi dal voler restituire una dimensione edenica del paesaggio, sembra interrogarci sui nessi tra Identità e Habitat. La Storia personale, diviene in questa installazione, documento collettivo; la dimensione paesaggistica si intreccia a quella mnemonica creando un corto circuito ove ciò che è naturale è di fatto culturale e, viceversa, ciò che culturale appare inequivocabilmente legato alla dimensione naturale.
Comune di Gualdo Cattaneo con Mario Consiglio
Chiesa di Santa Maria presso Saragano, nei  pressi del Frantoio Clerici
3-4 novembre ore 10.00-18.00,
In “Sapere di Pane sapore di olio”.
L'opera di Mario Consiglio si colloca all'interno di una piccola e deliziosa pieve di campagna amorevolmente curata dalla famiglia Clerici. L'opera Chi è senza peccato, con una estrema povertà di mezzi che ne esalta ancor più la drammaticità, induce a riflessioni d'ordine etico-morale non senza una punta di sagace ironia proprio grazie alla sua collocazione interna alla chiesa. La confusione tra l'elemento naturale e umano, lo iato tra l'essere la pietra oggetto è soggetto dell'opera, spostano continuamente l'attenzione da questioni umane a naturali creando un corto circuito emotivo/ riflessivo ricco di spunti e possibile aperture di senso.
Comune di Giano dell’Umbria con Andrea Buzzichelli
Ex sala Teatro in Complesso Museale San Francesco, Giano dell’Umbria,
1, 2, 3, 4 e 24-25 novembre , ore 10.30 13.00/14:30-18.00; 
In “Mangiaunta”
All'interno del Complesso Museale san Francesco, nel cuore della cittadina ma in una porzione dell'edificio di recente apertura e poco nota ai più, si colloca la serie fotografica Inhabitants realizzata da Andrea Buzzichelli utilizzando un archivio di immagini prodotte dalla foto trappole della Guardia Forestale in un Parco Naturale. Scopo dell'artista è superare i limiti visivi dell'uomo e offrire immagini cariche di fascino della natura quale mai si presenta all'occhio naturale. Il risultato è un'attenta visione notturna degli abitanti del parco. In tralice l'opera nel suo insieme ci pone nel l'imbarazzante quesito di dove si stia ritagliando spazi la Naturalità nel suo essere circoscritta e limitata alle norme di sorveglianza di sporadiche aree protette di indubbia artificiosità.
Comune di Trevi con Elena Radovix
Elena Radovix _ Comune di Trevi
Antico Frantoio di Casa Carletti (Residenze Paragiso); Trevi (PG)
3-4 novembre (10.30-13.00/14.30-18.00
In “Festivol” .
Attraversando la stretta via della frazione di Collecchio, in una strada angusta e bella ad un tempo come solo le strade medioevali dell'Umbria sanno essere, si trova ad un tratto sulla sinistra un piccolo parcheggio. Di fronte vi è l'accesso alla straordinariamente ariosa Residenza Paradiso, una villa del '700 affrescata e con un affaccio incredibile sul paesaggio olivato trevano e che vanta anche un bellissimo frantoio in disuso. Qui troverete l'opera di Elena Radovix. Immagini tra il sublime e l'assurdo ove il possibile e l'impossibile sembrano quasi sfiorarsi; ove l'onnipotenza umana sembra sbriciolarsi di fronte alla sua limitatezza ed anche alla povertà dei mezzi artificiali che tenta di produrre. Il corpo stesso dell'artista diviene il testimone silente di stati d'impotenza. E le macine ormai immobili del frantoi, quegli attrezzi che un giorno furono produttivi ma che ormai risultano obsoleti, testimoniano in un tamtam di rimandi simbolici lo stesso beffardo (e lieve) senso d'inefficienza dell'uomo di fronte al naturale.     
Comune di Campello sul Clitunno con Emanuela Barbi
Campello sul Clitunno, Le Vene di Campello, Oratorio di San Sebastiano
4 novembre (ore 11.00/15.30); parzialmente visibile anche dall’esterno. 
In “Festa dei Frantoi”. 
Questo oratorio, prestigioso poichè accoglie un bell'affresco dello Spagna, ma ai più misconosciuto, nacque ai tempi come ex voto contro la peste. Emanuela Barbi, con l'intensità poetica che la contraddistingue, dona ad esso un personale ex voto: l'immagine di una manciata di sabbia che tratteggia del bagno asciuga una sorta di Spirito Santo che si libra oltre il confine del mare che lo disegna. Sulla lunetta dell'oratorio, inoltre una madre-perla dal cuore blu intenso dei dipinti di Giotto e delle profondità del mare. Omaggi che connettono in icone di sintetico lirismo Naturalità e Spiritualità e che tuttavia ci rammentano, oltre la loro ieratica bellezza, che una nuova peste si è abbattuta sui nostri mari ove vite di migranti sono appese ogni giorno a fili di speranza e di sacrificio.

Per chi teme di perdersi, i luoghi delle mostre sono raggiungibili anche grazie ad un servizio navetta messo a disposizione da Frantoi Aperti.  Per contatti e info navette:  tel. +39 334 9140304, http://frantoiaperti.net/it/servizio-navetta-gratuito/.

Per maggiori informazioni:








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