Cerca nel blog

venerdì 15 aprile 2011

Presentazione del restauro della statua di "Dioniso” sabato 16 aprile presso il Sito Archeologico di Carsulae

TERNI - Fu ritrovata a Carsulae durante gli scavi Ciotti e oggi torna al suo massimo splendore. Il restauro della statua romana raffigurante Dioniso in aspetto giovanile sarà presentato sabato 16 aprile alle ore 16.30 presso il centro di Visita e Documentazione "Umberto Ciotti" di Carsulae (TR), nell’ambito degli eventi dedicati alla Settimana della Cultura 2011 (9 – 17 aprile). L’opera risale alla seconda metà del II secolo d.C.

L'intervento di restauro, condotto dal dottor Adamo Scaleggi sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria, è stato finanziato dal Comune di Terni e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni; la stessa Fondazione ha reso possibile la collocazione della statua e l'allestimento nell'ambito del Centro Visita e Documentazione “Umberto Ciotti” di Carsulae; la struttura metallica di sostegno è stata realizzata da Bernardini Lavorazione Ferro di Bernardini F. e M. di Cortona.
Alla presentazione interverranno: Simone Guerra del Comune di Terni, Mario Fornaci e Giuseppe Belli per la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Mario Pagano e Paolo Bruschetti per la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria, Claudia Giontella dell’Università di Macerata e il restauratore Adamo Scaleggi.
Il professore Fabrizio Slavazzi (Dipartimento di Scienze dell'Antichità - Università degli Studi di Milano) rilascia un’attenta descrizione della statua. L'immagine divina si rifà a un modello antico, riconducibile alla produzione tardoclassica e all'ambito dello scultore Prassitele, da cui derivano alcune statue confrontabili con quella di Carsulae, come una al Museo del Prado e quella del Louvre proveniente dalla collezione Richelieu. Le notevoli differenze fra tali opere non permettono di ipotizzare un sicuro prototipo comune, ma evidenziano la libertà dei diversi scultori nel trattare il soggetto, tanto che alcuni studiosi ritengono che questa raffigurazione della divinità sia una vera e propria creazione di età romana di carattere classicistico. Il dio Dioniso di Carsulae, rappresentato in dimensioni superiori al naturale, è vestito solamente di un mantello che gli copre il petto e le spalle e avvolge il braccio sinistro; appare in posizione rilassata, con il peso appoggiato alla gamba destra, mentre la sinistra è flessa e portata di lato e il piede poggia sul tronco nodoso di un albero alla sua sinistra, su cui si adagia il braccio, mentre l'altro, perduto, scendeva lungo il fianco. La testa è in gran parte perduta, ma rimangono le tracce di una ricca acconciatura nella quale i capelli a lunghe ciocche erano cinti da una corona di pampini e grappoli d'uva. Alla sinistra del dio è accovacciata una piccola pantera, l'animale a lui sacro che riportò dall'India; attorno al fusto dell'albero si avvolge una pianta di vite, anch'essa sacra a Dioniso, carica di grappoli avvolti dalle foglie. La statua si apprezza per la raffinata trattazione del giovane corpo del dio, di cui si sottolineano la morbidezza delle superfici e l'abbandono della parte sinistra della figura. Con il nudo luminoso contrastano la stoffa del mantello, resa con pieghe corpose, e la vite dai ricchi grappoli; i giochi di chiaroscuro, che accentuano i volumi, sono ottenuti con un abile e insistito lavoro del trapano. 

Per informazioni
tel/fax 0744_334133
info@carsulae.it - www.carsulae.it
Infoline Sistema Museo
199.151.123 *costo della chiamata variabile a seconda dell’operatore
infoline@sistemamuseo.it - www.sistemamuseo.it

Nessun commento: