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lunedì 11 ottobre 2010

A Solomeo al via la terza stagione del Teatro Cucinelli

SOLOMEO -  Tre anni fa la presentazione della stagione e del teatro che l'imprenditore Brunelllo Cucinelli ha donato al "suo" paese, cioè Solomeo. Da anni infatti, il borgo viene restaurato dal più noto imprenditore del cashmere italiano. Il teatro ospita 230 posti a sedere e da tre  stagione un calendario teatrale di tutto rispetto. La prima fu affidata a Ronconi...

Quest'anno propone nove appuntamenti, sempre con i più grandi nomi della scena italiana come Bergonzoni, che aprirà il 16 ottobre, Michele abbondanza, il 29 ottobre, Mario Perrotta, il 17 novembre, Vincenzo Cerami, il 10 dicembre, Elio Germano, l'8 gennaio, Rossella Fanelli, il 29 con uno spettacolo di danza, Giorgio Albertazzi, l'11 febbraio, Fabrizio Gifuni, il 25 marzo e Amanda Sandrelli il 14 aprile, in chiusura.


PROGRAMMA

sabato 16 e domenica 17 ottobre – ore 21
Progetti Dadaumpa
Anteprima del nuovo spettacolo
di e con Alessandro Bergonzoni
regia di Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi
Debutta in anteprima nazionale a Solomeo il nuovo spettacolo dell’irresistibile comico Alessandro Bergonzoni.
Dopo aver ottenuto nel 2009 il prestigioso riconoscimento del Premio UBU come miglior attore dell'anno per lo spettacolo Nel, l’artista mette in scena questo nuovo lavoro con spirito sempre anarchicamente comico ma, questa volta, sicuramente molto più polemico e metafisicamente critico verso la realtà che ci assedia.
Un attore che in scena può far scomparire improvvisamente il senso comune e sostituirlo con panorami fino a un attimo prima impensabili, un autore che non ha imitatori proprio perché non si ferma di fronte al linguaggio ma vi si immerge fino ad estrarne i concetti fondanti.

venerdì 29 ottobre – ore 21
Compagnia Abbondanza/Bertoni
Le fumatrici di pecore
un progetto di Antonella Bertoni
con Patrizia Birolo e Antonella Bertoni
regia Michele Abbondanza
coreografie, scene e costumi Antonella Bertoni
Prima assoluta al teatro Cucinelli de Le fumatrici di pecore di Antonella Bertoni e Michele Abbondanza.
Dall’esperienza newyorkese nella scuola di Alwin Nikolais agli studi francesi con Dominique Dupuy, attraverso le improvvisazioni ‘poetiche’ di Carolyn Carlson, lo studio e la pratica dello zen, i due artisti sono arrivati a maturare un proprio linguaggio, dando inizio a un forte sodalizio artistico, nonché a un’unione didattica e scenica.
Da sempre affascinati dalle forme e dal multiforme, i due coreografi hanno conosciuto Patrizia Birolo durante una serie di incontri laboratorio con degli interpreti straordinari (“fuori dall’ordinario”). Da qui il desiderio di scrivere una partitura con lei, dove le sequenze coreografiche sono divenute occasioni preziose per riscrivere altre più vecchie storie, senza descrivere né commentare, registrando gli accadimenti come specchi puliti, pellicole vergini, superfici vuote, senza perdere l’incertezza, cosa preziosa della vita.

mercoledì 17 e giovedì 18 novembre – ore 21
Teatro dell’Argine
in collaborazione con Castel dei Mondi Festival, Lunatica Festival, Provincia di Massa Carrara e Archivio Rossini Opera Festival
I cavalieri – Aristofane cabaret
di Mario Perrotta dai testi di Aristofane
con Mario Perrotta, Donatella Allegro, Lorenzo Ansaloni, Giovanni Dispenza, Paola Roscioli, Maria Grazia Solano 
musiche dal vivo eseguite da Mario Arcari e dagli attori della compagnia
regia Mario Perrotta
Anche Mario Perrotta ha scelto il teatro di Solomeo per presentare la prima stampa nazionale del suo nuovo atteso spettacolo. “Chi è in grado di battere il tiranno? Secondo Aristofane un tiranno peggiore. Sono passati quasi 2.500 anni e la realtà politica attuale è ancora lì, invischiata a cercare un leader carismatico, un dio terreno che ci mostri la strada (...). Con Aristofane sarò irriverente, lo prenderò a prestito, mantenendo intatta, però, la veemenza politica del testo e la grande intuizione in esso contenuta: per abbattere un leader politico che fonda il suo potere sull’imbroglio, sulla demagogia, sulla demonizzazione dell’avversario, bisogna che scenda in campo qualcuno peggio di lui. E allora saranno scintille tra contendenti, musica oscena per rime triviali, intermezzi pubblicitari, gran varietà, cavalieri e macellai, e splendidi “fotti tu che fotto anch’io”. Il tutto con la complice accondiscendenza del pubblico festante. Panem et circenses per tutti!”  Mario Perrotta

venerdì 10 dicembre – ore 21 
Promo Music
Una vita di parole
di e con Vincenzo Cerami
messa in scena di Norma Martelli
Vincenzo Cerami ha un tono colloquiale, parla direttamente al pubblico, senza mediazioni. Va a braccio e racconta la sua avventura artistica. Il pubblico conoscerà la sua scoperta della letteratura al tempo dei temi liberi scolastici, allievo del giovane professor Pasolini; del cinema, con Totò e i film western; l’incontro con gli scrittori e i cineasti della seconda metà del Novecento; la folgorazione del teatro; l’amicizia con i compagni di strada: Caproni, Moravia, Calvino, Fellini, Amelio, Bellocchio, Citti, Benigni; il suo amore per la comicità e per la musica (da Nicola Piovani a Philip Glass), e anche per il fumetto (da Silvia Ziche a Milo Manara).
Una vita di parole è il racconto di un narratore che ha sempre cercato le parole, le sonorità e le immagini più adatte e più espressive per la messa in scena della nostra vita di esseri umani e di cittadini. L’ambizione è di gettare un fascio di luce laterale, inusitata, sulla realtà vista da un uomo che per parlare si serve dei linguaggi dell’arte.

sabato 8 e domenica 9 gennaio – ore 21
Bam Teatro - Infinito
Thom Pain
Basato sul Niente
di Will Eno
con Elio Germano
Curioso uomo, Thom Pain.
Antieroe solitario, narratore, amante tormentato, pazzo, esistenzialista, comico, caustico, poeta, filosofo, animatore, prestigiatore, consigliere, canaglia, confessore, seduttore, ottimista ferito e pessimista speranzoso.
Intrappolato in riflessioni apparentemente inconsistenti e sconnesse, ci introduce alla memoria e agli incidenti che hanno plasmato la sua infanzia e ne hanno fatto l’uomo che è. Raccontando di sé, continuamente a metà tra memoria e paura, si abbandona ad altre storie, a barzellette, tenta giochi di prestigio, deviando in apparenza dal filo del suo discorso.
Un bellissimo testo di William Eno rappresentato con successo in tutto il mondo, portato in scena da Elio Germano, attore dalla folgorante carriera che ha lavorato con i migliori registi italiani e ha ottenuto con il suo film Mio fratello è figlio unico il David di Donatello come miglior protagonista, il Globo d’Oro e il Ciak d’oro dai critici cinematografici italiani.

sabato 29 gennaio – ore 21
Compagnia Takitedha
in collaborazione con Teatro Stabile dell’Umbria
Shiva - Shakti
Danza e Musica Classica del Nord India
di Rossella Fanelli
La danza Kathak, stile classico dell’India settentrionale, si distingue per il tipico “lavoro dei piedi”, amplificati da centinaia di campanelli avvolti alle caviglie del danzatore. Nasce nei templi Hindu e si arricchisce di elementi islamici durante il periodo Moghul, divenendo una delle danze più raffinate e affascinanti della ricchissima tradizione indiana.
Il nucleo principale dello spettacolo narra la creazione cosmica attraverso la storia di  Shiva e Shakti (Parvati), ovvero energia maschile e femminile, forza creatrice dell'intero universo. Suggestive composizioni della danza Kathak sono recitate in forma di mantra e contemporaneamente danzate. Accanto a questo, improvvisazioni ritmiche musicali e particolari brani di antica tradizione faranno percepire la straordinaria forza comunicativa ed emotiva con cui il Kathak riesce a coinvolgere lo spettatore occidentale.

venerdì 11 e sabato 12 febbraio – ore 21
Produzione Procope Studio 
in collaborazione con Kiasma Associazione Culturale
Filosofi alle Primarie. Partite a scacchi da Platone a Ratzinger
di Carlo Monaco
con Giorgio Albertazzi e la partecipazione di Roberta Caronia
regia e adattamento Giorgio Albertazzi
disegno luci Pietro Sperduti
scene Carmelo Giammello
Uno spettacolo/evento con Giorgio Albertazzi che trascende i limiti del palco per coinvolgere il pubblico in un'autentica gara filosofica all'ultima sfida.
L'estro creativo del grande artista si unisce alla competenza e alla passione di Carlo Monaco in uno spettacolo in cui, per la prima volta in Italia, il teatro si trasforma in un torneo di scacchi del pensiero dove il pubblico vota, prima dell’inizio dello spettacolo, tramite applausometro, quale coppia di filosofi vuole vedere in sfida e alla fine decreta il vincitore.
Gli spettatori di fatto diventano via via gli scrittori della sceneggiatura di questa messinscena che si presenta come un nuovo format teatrale, ma con la grandezza del vero gran teatro. E ora a voi la prima mossa!

venerdì 25 marzo – ore 21 
Fabrizio Gifuni 
in collaborazione con Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
L’ingegner Gadda va alla guerra o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro
un’idea di Fabrizio Gifuni
(da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare)
con Fabrizio Gifuni
regia Giuseppe Bertolucci
disegno luci  Cesare Accetta
direttore tecnico  Hossein Taheri
“Ricordate i tempi in cui s'invocava un teatro necessario? Proprio a quest’istanza politica e civile si rifà il lavoro svolto da Fabrizio Gifuni con l'assistenza scenica di Giuseppe Bertolucci L'ingegner Gadda va alla guerra, in scena oggi con un successo strepitoso. È uno straordinario assolo in cui con una mostruosa ricchezza di intonazioni e una partecipazione da far venire la pelle d'oca, Gifuni rivive gli inizi e la fine della vita di Gadda, dalla sua giovanile campagna militare nella guerra del '15-'18, sboccando maturo alla Cognizione del dolore, all'assurdo finale della farsa fascista a Roma, solcando le pagine di Eros e Priapo, in una serata emozionante di smarrimento e presa di coscienza.”  Franco Quadri, la Repubblica

giovedì 14 e venerdì 15 aprile – ore 21 
ParmaConcerti
Il Mistero dell’Apocalisse
La fine della paura
Melologo sull’Apocalisse di Giovanni
per due voci recitanti, quattro strumenti e live electronics
voci recitanti Amanda Sandrelli e Lorenzo Gioielli
Giovanni Mareggini - flauto
Cesare Chiacchiaretta - fisarmonica 
Giampaolo Bandini - chitarra
Enrico Fagone - contrabbasso
Andrea Padova - live electronics
musiche di Andrea Padova
riduzione del testo Don Daniele Gianotti
 “Ultimo libro della Bibbia, affascinante e misterioso per il linguaggio allusivo, per le immagini stupefacenti, per i simboli che a distanza di secoli ancora intrigano e suscitano dibattiti, l’Apocalisse resta uno dei testi più avvincenti della letteratura, non solo religiosa, di tutti i tempi.
È una “rivelazione” alla lettera, un velo che viene tolto, ma attraverso modalità espressive che sembrano voler più nascondere che spiegare.
Grande libro “visionario”, l’Apocalisse è anche uno straordinario testo ‘sonoro’: vi risuonano voci, tuoni, scoppi, rumoreggiare di “grandi acque”, cavalli al galoppo, folle che gridano, angeli che cantano, suoni di trombe e di cetre, grandi e misteriosi silenzi…”.  Don Daniele Gianotti

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