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venerdì 28 gennaio 2011

Domenica 30 gennaio "Young Jazz Countdown"chiude con l'esibizione del chitarrista Roberto Cecchetto

FOLIGNO – La chitarra di Roberto Cecchetto sarà protagonista dell’ultimo appuntamento stagionale della seconda edizione di “Young Jazz Countdown”. Una degna chiusura per la rassegna invernale organizzata dall’Associazione culturale folignate Young Jazz, visto che Cecchetto è senza dubbio uno dei migliori chitarristi sulla scena jazz, capace di muoversi nell’ambito dell’avanguardia e di dialogare in modo serrato con stili più prossimi alla tradizione.
Domenica 30 gennaio, a Foligno presso la Libreria Carnevali (ex cinema Astra) in via Mazzini, l’esibizione sarà preceduta a partire dalle ore 19.30, come di consueto per le iniziative targate Young Jazz, da una degustazione di prodotti tipici stagionali, questa volta in collaborazione con l’Azienda Agraria Torre Acqua di Santo Stefano e con la Cantina Benincasa.

A seguire si svolgerà l’atteso concerto, con Cecchetto che solo con la sua chitarra proporrà melodie profonde ed evocative, con l’improvvisazione estemporanea che sarà la cornice ideale per far emergere i brani proposti dal musicista. L’ingresso a 10 euro (tessera associativa Young Jazz) comprende sia la degustazione che il concerto.
Di tutto rispetto è il curriculum del musicista che si esibirà nella suggestiva location della Libreria Carnevali. Cecchetto inizia il suo percorso artistico studiando chitarra classica al Conservatorio di Milano. Si perfeziona grazie ad una borsa di studio ricevuta per partecipare ai seminari estivi di Siena Jazz nel 1992 e dopo qualche tempo interviene all’incontro annuale dello I.A.S.J. (International Association School of Jazz) di New York dove ha la possibilità di suonare al JVC New York Jazz Festival e all'Onu. 
Più o meno nello stesso periodo Cecchetto comincia a svolgere una decisa attività concertistica entrando a far parte del gruppo Tribute con Andrea Dulbecco e subito dopo è nel Roberto Della Grotta Sextet. In seguito suona con Paolo Fresu, entra a far parte del Daniele Cavallanti Quartet e dell’orchestra Jazz Chromatic Ensemble. 
Nel 1993 Enrico Rava mette in piedi un quintetto elettrico, il Rava Electric Five, e Cecchetto diviene una delle due chitarre elettriche. Con Rava – con il quale inciderà diversi dischi come "Rava noir" e “Certi angoli segreti” – partecipa alle più prestigiose manifestazioni della scena jazz internazionale in particolare in Francia, Austria, Germania, Canada e Giappone. 
Ben presto diventa anche una delle colonne portanti dell’organico Nexus, fondato agli albori degli anni Ottanta. Tra le sue esperienze di maggior interesse va certamente ricordata la collaborazione con Gak Sato (“Tangram” 2001 e “Informed Consent” 2006), musicista e sperimentatore originario di Tokyo ma da tempo residente in Italia. Parentesi davvero fortunata nella carriera di Cecchetto è la formazione Rand-o-mania con il trombone di Gianluca Petrella e ritmica formata da Andrea Lombardini e U.T. Gandhi, altro musicista con il quale divide spesso il palcoscenico.
È inoltre leader del Downtown Trio, completato da Giovanni Maier al contrabbasso e Michele Rabbia alla batteria e percussioni nell’ambito del quale esplorano l’improvvisazione più fantasiosa servendosi anche dell’elettronica. L'omonimo esordio, pubblicato da Auand nel 2007, è stato presto bissato da "Memories" - suggellato dalla presenza di Antonello Salis - pubblicato a maggio 2009 per la Parco della Musica Records. Condivide con Maier, compagno fedele fin dai tempi del Rava Electric Five e del Jazz Chromatic Ensemble, un duo formidabile che ha inciso per Artesuono di Stefano Amerio “Slow Mood” (2003), disco acustico supportato dall’ausilio di loops, e il secondo lavoro discografico "Blues Connotation". 
Nel 2007 viene votato come Miglior Strumentista ex aequo con Stefano Bollani nella Categoria "pianoforte-tastiere-chitarra" del referendum Top Jazz indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz. Tra i suoi più recenti progetti, il duo con Giovanni Guidi al pianoforte (tra l’altro il pianista folignate è il direttore artistico di “Young Jazz Countdown”) e il quartetto Mantra con Francesco Bearzatti, Luca Bulgarelli e Ivo Parlati.
Con il concerto di Cecchetto a Foligno, arriva così alla tappa finale il percorso musicale di “Young Jazz Countdown”, rassegna che, iniziata l’8 ottobre scorso con il concerto dei Mulabanda (in mezzo ricordiamo anche le suggestive esibizioni del Trio Doz, della Magicaboola Brass Band e dei Guano Padano), ha proposto per quattro mesi il jazz delle “giovani generazioni” e di “giovane generazione” ad un pubblico attento a recepire le novità più interessanti sulla scena musicale. Senza dimenticare, naturalmente, anche le proiezioni cinematografiche dedicate alla storia del jazz realizzate grazie alla sezione “Young Jazz Cinema” e che hanno visto sempre, anche queste, un’importante partecipazione di pubblico.
Ricordiamo, infine, come altra caratteristica di “Young Jazz Countdown” - rassegna organizzata e autofinanziata dall’Associazione Young Jazz e patrocinata da Comune di Foligno, Regione Umbria e Provincia di Perugia - sia stata quella di animare varie ed insolite location di Foligno e del suo territorio, attraverso iniziative che si sono “offerte” ai residenti e ai visitatori proponendo il jazz più giovane, interessante, sperimentale e contaminato che c’è oggi in circolazione.
Per informazioni www.youngjazz.it

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